L’attacco d’asma è dovuto alla contrazione delle pareti dei bronchi, all’interno dei quali si riduce lo spazio necessario al passaggio dell’aria. Alla broncocostrizione si aggiunge il rigonfiamento (edema) e l’infiammazione della parete interna che riveste i bronchi, dove si accumula un muco denso che ostacola ulteriormente la circolazione dell’aria. Una volta che questo processo è innescato, entro pochi minuti appaiono i tipici sintomi di un attacco d’asma: dispnea, tosse, respiro corto, sibili e aumento della frequenza cardiaca.

Talvolta la crisi d’asma può assumere una particolare gravità, richiedendo un intervento tempestivo e urgente di assistenza medica che richiede l’accesso in Pronto Soccorso. A tal proposito, è molto importante saper riconoscere i tipici segni di un attacco asmatico grave. Di seguito, un elenco dei principali tra questi sintomi:

  • Difficoltà a parlare;
  • Dispnea grave o respiro accelerato, soprattutto di notte o al mattino presto;
  • Colorazione grigia o bluastra di labbra e unghie;
  • Cianosi e pallore;
  • Agitazione intensa;
  • Iperdistensione delle narici durante il respiro;
  • Muscoli del collo e del costato evidenti durante l’inspirazione;
  • Tachicardia severa;
  • Difficoltà a camminare.
  • Sibili durante la respirazione (fischi)

Ormai diverse evidenze scientifiche sottolineano come molti pazienti mediamente utilizzino i farmaci inalatori pochi mesi l’anno, sospendano la terapia una volta ottenuto il controllo dei sintomi, e riscontrino un’oggettiva difficoltà nell’impiego dei dispositivi. Ovviamente, tali fenomeni sono particolarmente rilevanti per pazienti anziani e i bambini.