
All’interno dei documenti redatti dagli organismi istituzionali che si occupano di salute a vario titolo, la Sindrome dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS) viene rappresenta come un problema sanitario, sociale ed economico, sia per il suo grado di incidenza, che in alcune fasce d’età è superiore al 20% (indifferentemente tra maschi e femmine) sia per le ripercussioni che una mancata diagnosi ed un mancato trattamento di questa sindrome determinano sul piano sanitario e sociale.
È all’interno di questa cornice che si delinea la necessità di un pieno coinvolgimento della Medicina Generale nella gestione di queste patologie, anche e soprattutto in virtù della loro caratteristica di comorbilità, cioè l’incidenza del’associazione con altre malattie croniche, soprattutto quelle cardiovascolari, respiratorie e metaboliche, che peggiorano la situazione.
Le evidenze scientifiche hanno ormai dimostrato ufficialmente come nella stragrande maggioranza dei pazienti con patologie polmonari quali Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), Asma Bronchiale, Fibrosi Polmonare Idiopatica e Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) ci sia sempre un’altra patologia associata, soprattutto di tipo cardiovascolare (aritmie, ipertensione, cardiopatia ischemica) o metabolico (diabete di tipo II o obesità), così come anche di alterazioni muscolo-scheletriche (osteoporosi). All’interno di siffatto quadro generale, l’OSAS è la patologia maggiormente rappresentata, con una prevalenza superiore al 20% negli adulti di entrambi i sessi essendo peraltro associata alle più frequenti cause di morte (ipertensione arteriosa sistemica, malattia coronarica, scompenso cardiaco, diabete mellito, insufficienza renale, BPCO, asma bronchiale) nel mondo occidentale.
Indagando ancora oltre, si scopre addirittura che l’OSAS è causa di circa il 7% di tutti gli incidenti stradali e raddoppia il rischio di incidenti sul lavoro. Tant’è che per contrastare tali problematiche, di interesse per il singolo individuo e per la popolazione in generale, il Ministero della Salute ha pubblicato uno specifico documento di indirizzo per la prevenzione e la diagnosi precoce dell’OSAS, coadiuvato dal Ministero dei Trasporti che ha prodotto specifiche normative in materia di idoneità psico-fisica alla guida.
Dovrebbe a questo punto apparire assolutamente cristallina la necessità urgente da un lato di un maggiore coinvolgimento dei Medici di Medicina generale e dall’altro di una più agevole collaborazione tra questi ultimi e gli specialisti competenti. A maggior ragione essendo stato provato che il trattamento appropriato dell’OSAS determina inoltre un guadagno in salute per i soggetti con associata asma o BPCO.
Data l’urgenza e la complessità del tema appena accennato, la telemedicina potrebbe configurarsi come una risorsa quanto mai preziosa sia per la diagnosi in tempi utili di questa patologia, che per il suo eventuale adeguato successivo trattamento. Basterebbe intanto cominciare con l’incentivare il ricorso alla polisonnografia, la metodica grazie alla quale è possibile attuare la registrazione dell’attività elettrica del cervello e della respirazione durante le diverse fasi del sonno, per studiarne la struttura. Si tratta di un accertamento non invasivo che però ad oggi costringe generalmente i pazienti ai quali è stato prescritto a dormire fuori casa, per lo più in centri specializzati (inoltre non presenti capillarmente sul territorio nazionale) con tutte le conseguenze ed i disagi dovuti a tali spostamenti.
Grazie all’Intelligenza artificiale però, tale ostacolo potrebbe essere facilmente aggirabile semplicemente dotando lo studio medico 3.0 di polisonnografi digitali maneggevoli ed altamente tecnologici in grado di connettersi con avanzati sistemi di telemedicina. In modo simile a quanto avviene per gli Holter, al paziente vengono applicati diversi elettrodi da tenere a casa durante la notte per la registrazione di più parametri clinici nel sonno. Dopo il tempo stabilito, generalmente una notte, il paziente torna nello studio del medico di famiglia per lo scarico dei dati e l’invio immediato degli stessi agli specialisti di riferimento che nel giro di brevissimo tempo accorderanno un referto, fornendo dati clinici immediatamente disponibili per il medico di fiducia dell’assistito.
La Polisonnografia, come gli altri dispositivi utilizzabili nello Studio del Medico di Famiglia (ECG, Holter ECG, Holter PA, Dermo-Scan per tele-dermatologia, spirometria ecc.) sono contenuti nel Progetto di Studio Medico 3.0 di cui a breve forniremo i dettagli per potervi aderire.