L’Elettrocardiogramma: al cuore della logica di prossimità

La vera rivoluzione che i cittadini si aspettano è quella che va attuata a partire dalla Medicina di Prossimità e della vicinanza, con le sue basi di rinnovata attenzione alla presa in carico dell’utente, e volontà di restituzione di centralità attraverso un’aperta ed unanime volontà di offrire una risposta adeguata e proporzionata ai propri bisogni di cura. 

Bisogna pertanto facilitare l’evoluzione della presa in carico tipica della cosiddetta “medicina d’attesa” che interviene troppo tardi quando la malattia si è già instaurata,  lavorando per la concreta realizzazione della Medicina di prossimità  e della vicinanza che utilizzando un approccio proattivo alle cure  non aspetta il paziente, ma gli va incontro, lo cerca, lo sottopone a controlli programmati, differenziati e personalizzati in rapporto al livello del rischio di contrarre una malattia. 

E lo fa direttamente all’interno del proprio Studio Medico 3.0, facendo in modo che alcune delle prestazioni diagnostiche di primo livello, più necessarie per i propri assistiti, non siano più demandate agli specialisti del caso in diversa sede e momento, ma diventino reali strumenti di integrazione o conclusione di un percorso di diagnosi e cura che vede il paziente al centro dell’atto medico ed il Medico di Medicina generale come attore protagonista delle scelte clinico-terapeutiche e reale riferimento all’interno della rete sanitaria territoriale.  

Si tratta, in sostanza, di fare in modo che il paziente anziché arrivare dal medico con il proprio carico di sintomi, e con il bisogno di una risposta mediata inevitabilmente dall’attesa, trovi direttamente all’interno del suo studio tutti i mezzi per l’individuazione tempestiva e la corretta gestione delle sue criticità, contrastando efficacemente il loro eventuale peggioramento.

Inoltre, l’utilizzo dei modelli operativi propri della Telemedicina, potrebbe aumentare l’aderenza al trattamento, rendendo l’atto del Medico di Medicina Generale più facilmente intellegibile ed accettato da parte dell’assistito, rinnovando il rapporto di fiducia tra il sanitario ed il paziente ed andandosi a configurare come vero e proprio atto di educazione terapeutica.

E tutto ciò semplicemente erogando direttamente all’interno del proprio studio un Elettrocardiogramma al proprio assistito che si ritiene ne abbia necessità, risparmiandogli la trafila ed i relativi disagi del farlo esternamente presso altra struttura e, contemporaneamente, vedendo ottimizzata la propria prestazione. La proposta operativa di NUSA Servizi di STUDIO MEDICO 3.0, va nel senso di raggiungere questi obiettivi attraverso la fornitura di dispositivi utilizzabili nel proprio studio, semplici, affidabili e dal costo contenuto.

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