Lo Spirometro nello Studio Medico 3.0

La Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), l’Asma Bronchiale e la Fibrosi Polmonare Idiopatica sono le malattie respiratorie di maggior interesse per la loro già ampia ma addirittura crescente diffusione nella popolazione generale.

Secondo i dati ISTAT più recenti, sarebbero infatti 3,5 milioni gli italiani con una BPCO, equivalente al 5,6% della popolazione adulta. Il crescente numero di diagnosi della malattia, insieme con l’invecchiamento della popolazione, l’inquinamento ambientale ed il perdurare di alcuni tra i principali fattori di rischio (come ad esempio il fumo di sigaretta) è destinata a crescere, tanto che l’OMS prevede che entro il 2020 a livello mondiale la BPCO diventerà la terza causa di morte, responsabile di 6 milioni di decessi.

Eppure per fare diagnosi di queste patologie e monitorarle nel tempo, basterebbe cominciare dalla spirometria, metodica semplice, non invasiva e di rapida somministrazione, ma assolutamente sottoutilizzata all’interno del setting della Medicina generale.
Dati i numeri, sarebbe auspicabile condurre quest’esame su tutti i pazienti a rischio (come i fumatori), a partire proprio dagli studi dei loro medici di fiducia, come d’altronde avviene già in molti altri paesi. Le prime e più importanti azioni per contenere i sintomi, migliorare la qualità della vita e rallentarne la progressione de queste patologie, sono proprio diagnosi tempestiva e corretta valutazione funzionale, inviando poi le situazioni più complesse al livello specialistico.

Inoltre, mai come in questo campo, le potenzialità delle tecnologie digitali nella tutela e nella promozione della salute si stanno mostrando appieno: gli spirometri sono infatti tra i dispositivi più disponibili all’interno del panorama dei device digitali per l’utilizzo in telemedicina. Sempre più maneggevoli e “smart”, ma una precisione assolutamente equiparabile di quelli in dotazione dei centri di pneumologia, gli spirometri digitali di nuova generazione sono di solito dotati di Intelligenza artificiale in grado di guidare ed assistere step-by-step la somministrazione dell’esame dalla raccolta del dato clinico, all’invio automatico allo specialista del caso e alla successiva ricezione di referto. Tutto ciò in pochi minuti, senza lunghe sessioni formative, senza macchinose installazioni di soluzioni software/hardware particolari, ma soprattutto senza la necessità di rimandare a data da stabilirsi l’incontro con il proprio paziente carico di sintomi e bisognoso di risposte immediate.

L’insieme delle peculiarità di questo modello operativo, consentirebbe al Medico che le adotta di assumere un nuovo ruolo nel processo di diagnosi e cura, migliorando contestualmente l’appropriatezza dei suoi atti;ed una migliore appropriatezza, a sua volta, consentirebbe una più corretta allocazione delle risorse ed una più adeguata risposta a quelle che sono le istanze di salute dei cittadini che potrebbero vedere abbreviato l’iter diagnostico delle proprie eventuali patologie.

Lo spirometro, come gli altri dispositivi utilizzabili nello Studio del Medico di Famiglia (ECG, Holter ECG, Holter PA, Dermo-Scan per tele-dermatologia, ecc.) sono contenuti nel Progetto di Studio Medico 3.0 di cui a breve forniremo i dettagli per potervi aderire.

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