Monitoraggio cardiologico a Km 0: l’esempio del Holter ECG nello #studiomedico3punto0

L’attuale fase di ristrutturazione della medicina generale e la possibilità di erogare prestazioni di primo livello, direttamente nello studio del Medico di Famiglia con l’aiuto della tecnologia e grazie alle innovative modalità messe in campo dalla telemedicina, consente di migliorare l’offerta dei servizi e l’accessibilità dei pazienti alle prestazioni diagnostiche, realizzando su tutto il territorio nazionale una rete in grado di dare risposte ai bisogni di salute della popolazione e gestione più appropriata delle cronicità.

Ristrutturazione, che però non ha bisogno di grandi interventi e investimenti elevati, ma solo di una grande infrastruttura, quella dell’internet of things propria della Telemedicina, al servizio di dispositivi per l’erogazione diretta di alcune prestazioni come ad esempio dell’ Holter ECG direttamente all’interno dello Studio Medico.

Tali dispositivi inoltre, stanno diventando sempre più maneggevoli e smart per assicurare il massimo del confort sia dal lato del medico, che da quello del paziente.

Non più interminabili liste di attesa per il montaggio di un Holter ECG e inutili andirivieni per un esame che è stato prescritto dal Medico di Famiglia, il quale solo successivamente al nostro ritorno nel suo studio, con il referto dell’altro professionista potrà eventualmente occuparsi nuovamente di noi, bensì un più adeguato fiduciario affidamento direttamente nelle sue mani, che meglio di qualunque altro professionista ci conosce.

Quanto descritto rientra a pieno titolo tra gli obiettivi primari della telemedicina, l’ottimizzazione dell’assistenza, della diagnosi e della cura degli individui, indipendentemente dal luogo di residenza degli stessi, anzi favorendo proprio quelle più disagiate e lontane da grossi centri, garantendo velocità ed equità di accesso alle prestazioni sanitarie. Si tratta di fornire strumenti che possano potenziare a maggior ragione l’attività fiduciaria dei Medici di Medicina Generale attraverso un processo di fidelizzazione con i propri assistiti, assicurando contemporaneamente l’accrescimento della qualità delle decisioni e mettendo a disposizione, in modo semplice e veloce le informazioni esistenti relative al paziente.

A prescindere dalla branca medica di interesse, favorire a livello della Medicina di Famiglia l’uso di strumenti idonei per le diagnosi precoci e per i controlli sulla base di percorsi diagnostico terapeutici concordati, significa innanzitutto migliorare l’aderenza alle cure e l’efficacia dell’intervento sanitario. Inoltre, in alcuni casi questo modello potrebbe consentire di abbreviare l’iter diagnostico-terapeutico, concludendolo in un circuito breve all’interno dello stesso studio del Medico di Medicina Generale, in altri di meglio indirizzarlo, ma in ogni caso, permettendo comunque di migliorare l’appropriatezza sia dell’atto medico che delle eventuali successive prescrizioni.

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