Under pressure: un Holter Pressorio per Dipper e Non-Dipper nello Studio Medico 3.0

Nonostante l’accordo unanime sull’ utilità dell’introduzione di dispositivi per la diagnostica di primo livello all’interno del setting della medicina generale, ed evidenze scientifiche sempre più numerose sull’eleggibilità della telemedicina a strumento ideale per la concretizzazione di tale percorso, l’Italia fatica ad uscire dagli schemi che ne fanno ancora una frammentaria e limitante realtà sperimentale.

È subito chiaro dunque che se l’holter pressorio, così come altre metodiche, trovasse più largo impiego inMedicina Generale, si otterrebbero molteplici vantaggi, da una più corretta presa in carico degli assistiti, alla possibilità di diagnosi più precoci, allo snellimento delle liste d’attesa, all’identificazione dei pazienti dipper e non dipper, alla conferma del controllo farmacologico della patologia, all’identificazione delle ipertensioni arteriose  “da camice bianco” ; ecc…

Inoltre, diversi studi in merito hanno permesso di dimostrare la possibilità di potenziamento a 360 gradi della qualità dell’atto clinico, andando ad incidere sul vissuto reale dei pazienti, con una maggiore adesione alla terapia farmacologica e comportamentale prescritta (ad esempio attività fisica, calo ponderale, abolizione del fumo, corretta alimentazione). Senza contare la possibilità di distinguere più facilmente le reali ipertensioni patologiche dai casi di “ipertensione da camice bianco” con il conseguente risparmio di prescrizione di farmaci inutili ed, in tal caso, dannosi tanto per il paziente che per la spesa pubblica.

Alla luce di tutto quanto detto, appare evidente come sia questa la via sulla quale insistere per realizzare concretamente alcuni tra gli obiettivi specifici della Medicina generale quali, prioritariamente, la prevenzione e la medicina di iniziativa. Infondo, la peculiarità dei medici di famiglia in quanto specialisti è proprio quella di lavorare in un setting, quello territoriale e sociale, diverso dai medici internisti con finalità e obiettivi completamente differenti dai medici ospedalieri.

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